Uno sguardo da vicino e analisi ergonomiche
È più che altro la base dell’ASUS PG278Q ad attirare l’attenzione dalla vista frontale. Il pannello LCD TN, con opacità in linea con il tipo di matrice, è circondato da una scocca minimale. Le cornici sono piuttosto sottili e hanno uno spessore di circa 10 mm. Il frame più esterno è spesso circa 1 mm, poi vi è una cornice di 6 mm e infine una interna di 3 mm. Lo spessore totale del lato inferiore è invece di 14 mm. Ad essere critici troviamo alcune imperfezioni nell’assemblaggio in alcune parti, come nell’angolo in alto a sinistra (lato superiore) e nella zona inferiore dove è alloggiato il LED di stato. Bisogna però considerare che questo è un esemplare destinato alle redazioni e magari sarà stato anche esposto in qualche evento e messo alla mercé dei più curiosi. Rimanendo nell’angolo in basso a destra, sulla cornice sono riportate le funzioni del menù OSD corrispondenti ai pulsanti posteriori. In particolare il LED di stato ha una fioca tonalità bianca in condizioni operative (mai fastidiosa visto il posizionamento rivolto verso il basso), che diventa ambra quando il monitor è in stand-by, rosso quando è in modalità G-Sync (ovvero con applicazione a schermo intero), verde in modalità 3D, giallo se è in modalità ULMB e ovviamente spento se il monitor è... beh, come dire, spento?
La base è piuttosto generosa, profonda 24 cm e larga da 26 a 32 cm nel punto più largo, e riporta lo stemma ROG Republic of Gamers in rilievo, un paio di adesivi e il classico cerchio graduato del braccio di regolazione che ASUS in genere utilizza nella serie ProArt. Nell’anello rosso è presente un LED che rende l’atmosfera suggestiva durante il gameplay notturno. La funzione è attivabile all’interno del menù OSD.
Posteriormente l’ASUS PG278Q ha un design spigoloso e, secondo il produttore, permette l’allontanamento del calore generato all’interno attraverso l’ampia feritoia superiore, prelevando aria fresca dalle zone laterali. Sul braccio di sostegno sono riportate le regolazioni permesse e nella parte bassa il foro presente funge da raccoglitore cavi. I tasti posizionati sul lato posteriore sinistro sono piuttosto comodi. I comandi sono composti da quattro tasti fisici e un joystick a cinque vie. A riguardo vi abbiamo dedicato un capitolo apposito.
Il braccio di sostegno occupa l’alloggio dei fori VESA 100x100 mm, i quali rimangono coperti da dei gommini; particolare è l'accortezza che ASUS ha adottato inserendo il logo ROG sul sostegno. Appena sotto, sul lato destro, troviamo le connessioni disponibili: jack di alimentazione, DisplayPort 1.2, porta USB type-B per abilitare le due porte USB 3.0 e una connessione di servizio che non interessa l’utenza finale.
Completa è l’ergonomia del display, la quale permette la regolazione in altezza per 120 mm, la rotazione di 60° per lato, l’inclinazione da -5° a +20° e il posizionamento in configurazione pivot. Tutte le regolazioni sono piuttosto semplici e comode da eseguire
Con altezza al minimo misuriamo una distanza tra display e scrivania di poco più di 7 cm, che arrivano a poco più di 19 cm con l’altezza al massimo.