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Cubitek Magic Cube, il trucco sta nella modularità - Il modulo per la scheda madre

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Il modulo per la scheda madre

Il modulo dedicato all’alloggiamento della scheda madre è il più grande dei tre e misura 222 x 525 x 395 mm (L x A x P). All’interno è possibile installare schede madri di formato ATX ed Extended ATX.  Lo spazio a disposizione per montare l’hardware all’interno di questo modulo è davvero abbondante, e questo è dovuto in particolar modo al fatto che è previsto che le unità ottiche e di memorizzazione vengano alloggiate nei moduli a loro dedicati. Questo consente di installare schede video lunghe fino a 340 mm, alimentatori lunghi fino 220 mm e dissipatori per CPU alti fino a 180 mm; sarà quindi possibile installare qualsiasi componente hardware o di raffreddamento attualmente in commercio senza problemi di spazio.

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La struttura di questo modulo, come precedentemente menzionato, è completamente in alluminio anodizzato nero. Tutti i pannelli sono rimovibili; è possibile smontare agevolmente i pannelli laterali per mezzo delle thumbsrew, mentre i pannelli restanti sono fissati per mezzo di viti esagonali che possono essere facilemente rimossi usando la chiave a brugola compresa nel bundle.

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La parte frontale del case presenta una griglia con due ventole da 140 mm in immissione munite di filtri anti-polvere; sembra il posto perfetto per posizionare il radiatore di un impianto a liquido. Nella parte posteriore è presente una ventola da 120 mm in espulsione. Sul tetto invece è possibile montare una ventola da 140 mm (munita anch’essa di filtro anti-polvere) e lo spazio è abbastanza esiguo per posizionare un radiatore monoventola.

Il tray della scheda madre presenta molteplici feritoie per consentire un efficiente cablaggio, anche se non presentano una cornice di gomma. Senza questa protezione l’alluminio potrebbe danneggiare lievemente il rivestimento dei cavi (cosa evitabile utilizzando delle sleeve). Lo spazio tra la paratia e il tray non è enorme ma sufficiente per consentire una più che dignitosa gestione dei cavi.

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Sulla parte superiore sono presenti i pulsanti di accensione e di reset. A fianco si trovano due porte USB 3.0, due fori per le connessioni audio un jack per HD + AC97 e uno per il microfono; infine è presente anche una porta eSATA. I cavi per connettere queste porte e pulsanti sono molto lunghi, forse sarebbe il caso di dire fin troppo lunghi.

Nella parte posteriore è possibile notare i fori per il passaggio dei tubi dell’impianto a liquido con tanto di guarnizione per evitare che la lamiera possa incidere la gomma. Le piastrine copri-slot PCI sono forate (presentando un grazioso pattern di cerchi) e fissate per mezzo di comode thumbscrew.

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Il fondo del case invece presenta una piattaforma per l’installazione dell’alimentatore e a fianco ci sono dei fori con tanto di zona isolata per l’alloggiamento di 2 device da 2.5”, presumibilmente degli SSD. Una tale configurazione, infatti, permetterebbe di avere il modulo centrale con degli SSD con il sistema operativo in maniera tale da essere una macchina indipendente, e le connessioni agli altri moduli servirebbero solo ad ampliare la capacità di storage di dati e per l’utilizzo di unità ottiche.

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