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Cooler Master Silent Pro Hybrid 1050w: potenza, efficienza e silenzio, quando servono - Silent Pro Hybrid 1050w, analisi Parte 2

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Silent Pro Hybrid 1050w, analisi Parte 2

 

Prima di procedure all’analisi vogliamo soffermarci su alcune delle caratteristiche più importanti di questo modello, brevettate da Cooler Master, ovvero:


 

Hybrid Transformer

 

Trasformatore avanzato per aumentare la dissipazione termica e l’efficienza; integra un dissipatore passive e permette la riduzione dimensionale del 25% rispetto ai tradizionali modelli, il che implica un minore consumo energetico ed una migliore efficienza e temperatura.

 

HTT - Heat Transfer Technology

 

Dissipatore brevettato con un design ad “L”. Questa tecnologia aiuta a guidare il flusso d’aria verso il dissipatore e quindi migliorarne la circolazione interna, aumentando quindi le performance complessive.


 

Hyper Path

 

Design brevettato tra l’ IC ed I relative component. Questo porta ad una connessione avente una maggiore efficienza dal trasformatore alle altre componenti. Il segnale può essere trasferito senza perdite di potenza. 

 

Oltre a queste due interessanti tecnologie è presente un sistema binato comprendente un PFC attivo ed un controller PWM, il cui fine è aumentare anch’esso l’efficienza, portando il PFC a valori maggiori del 99%.

 

Ora procediamo all’analisi delle componenti interne dell’alimentatore:


 

 

Primario : comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario

 

Cominciamo l’analisi dal sistema di sistema di filtraggio delle emissioni emettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter; questo primo scompartimento non risulta affatto sottodimensionato: presenta infatti un elevato numero di componenti, tra cui due condensatori X, due condensatori Y ed ovviamente un varistore (MOV, Metal Oxide Varistor) ovvero sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! Di solito questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione. Potevamo aspettarci da Cooler Master una cosa del genere ? Ovviamente no, quindi viene confermata l’ottima qualità costruttiva di questo modello. Partendo da un analisi puramente visiva, notiamo quanto possa essere affollato il PCB, ma anche quanta cura sia stata riposta nel posizionamento delle componenti, non ultimo per importanza il numero e la tipologia dei dissipatori passivi in alluminio. L’organizzazione delle componenti ovviamente è ripetuta sul PCB principale, dove sono anche presenti due bobine. L’alimentatore quindi integra quello che viene definito ‘’ Double-Layer EMI Filter Dual protection’’ ovvero una protezione avanzata di questo scompartimento.


 

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Oltre a questo è elevatissimo il numero di condensatori nel primario, ben tre della giapponese Chemi-Con con le seguenti specifiche: 420V, 330µF, 105°C. E’ davvero necessaria la presenza di un numero tanto elevato? Data l’assenza di una topologia LLC, certamente aiuta, anche se comunque sarà lecito aspettarsi un’ottima stabilità, ma forse non esemplare. Comunque sia, dinanzi a tutta questa concentrazione di componenti, non si è badato a spese ed infatti il primario è davvero affollato. Dopo il rectifier Bridge è presente l’heatsink dedicato, i MOSFETs della sezione APFC (il PFC attivo aumenta l’efficienza, è bene sottolinearlo) e gli switch del primario.


 

Trasformatore e secondario

 

L'alimentatore è di produzione OEM, il che significa che viene realizzato secondo le disposizioni di Cooler Master. All’interno del telaio, data la dissipazione attiva tramite la ventola dedicata, sono presenti dissipatori di alluminio molto grandi, dotati anche di sensori di controllo, comunemente chiamati termistori, per la regolazione della velocità di rotazione della ventola. Il cuore dell’alimentatore però è il suo trasformatore, che è proprietario CM in quanto appunto presenta un design ibrido. Che significa questo? Che viene accoppiato il trasformatore ad un dissipatore passivo, il che permette di diminuire le dimensioni complessive del trasformatore stesso ma anche di diminuire le temperature di esercizio, e dato quest’ultimo fattore, di aumentare anche l’efficienza dell’unità. Certamente un approccio del genere è da preferire, e fa piacere constatarne la presenza. Nel secondario è utilizzato un design sincrono, quindi non è presente per fortuna la regolazione di gruppo, caratteristica purtroppo di altre tipologie di alimentatori in commercio. I convertitori DC-DC permettono di aumentare l’efficienza dell’alimentatore, ed aiutano anche per quanto riguarda la stabilità dei voltaggi sotto carico.


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Meccanismi di dissipazione, ventola e rumorosità

 

 

L’Hybrid 1050W è raffreddato da una ventola da 135mm 12V, 3W, 1700RPM, 36.28dBA, 91.16CFM dotata di un sistema di cuscinetti con tecnologia Hydraulic Bearing, che non utilizza le classiche sfere nei cuscinetti, bensì un fluido che azzera l'attrito ed è utile per lubrificare gli elementi rotativi. Oltre a questo, come abbiamo fatto presente in precedenza, siamo dinanzi ad una doppia modalità di funzionamento ovvero fanless fino a 200W ed invece con dissipazione attiva oltre questa soglia. Si è scelto di dotare l’alimentatore di una ventola con diametro maggiorato, proprio per ovviare e ridurre il problema della rumorosità complessiva, che appunto risulta addirittura assente entro il 20% del carico totale di questo modello. La soglia dei 200W è ideale per gestire in modalità fanless la quasi totalità dei sistemi attualmente presenti in commercio durante la fase di idle o di basso carico computazionale.


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